Formazione

Industry 4.0 e PMI: occasione per crescere e migliorare l’efficacia globale

06 Dic 2016 Posted by Gabriella Valeri in Blog

Vi proponiamo oggi un articolo su Industry 4.0 e PMI a cura di un socio con lunga esperienza in ambito manifatturiero.

Industry 4.0 e PMIIndustry 4.0 rappresenta un segnale di cambiamento radicale per l’industria manifatturiera proponendosi come logica evoluzione della tecnologia digitale al servizio della condivisione non più solo tra le persone ma anche tra le “cose”.

Nel trentennio di esperienza manageriale nelle PMI ho sostenuto l’impiego di modelli produttivi e formativi adatti a sostenere la capacità innovativa, l’impiego di tecnologie attualizzate, l’automazione integrata, l’opportunità di acquisire dati di processo ed analizzarli per ottenere feed-back di efficienza produttiva.

Denominatore comune è sempre stata l’attenzione all’elemento umano come attore dominante e valorizzante.

Coerentemente con la velocità e le necessità dei tempi, ho vissuto tutto ciò in maniera separata, abbinando aspettative e risultati a parole d’ordine che negli anni si sono succedute in ogni sito produttivo: qualità, flessibilità, miglioramento continuo, problem solving, teamworking, lean production, empowerment, …. ecc.

Su detti argomenti le PMI hanno costruito progetti, successi e fallimenti.

Elemento perturbante in questo contesto è sempre stata la difficoltà di trasformare l’efficienza delle risorse (materiali e non) in efficacia organizzativa e produttiva.

L’opportunità di superare questa problematica potrà rappresentare un valido stimolo per applicare il nuovo modello produttivo ispirato ad Industry 4.0 anche per predisporsi ad affrontare mercati in continua e rapida evoluzione, orientati a richiedere sempre maggiori volumi e flessibilità.

Industry 4.0 sembra offrire (nel medio termine) alle nostre PMI la via per implementare una trasformazione tecnologica mediante un processo di crescente digitalizzazione delle operations e molte fonti indicano che nel settore industriale l’incremento di efficienza produttiva atteso per il prossimo quinquennio è stimato nell’ordine del 15 % (grazie a miglioramenti in tutta la catena dei processi) cui potrebbe affiancarsi una riduzione dei costi di pari ordine di grandezza.

Quindi progetteremo e svilupperemo prodotti mediante simulazioni ingegneristiche che dovranno coinvolgere anche il “consenso” delle reti di macchinari di processo;  vale a dire che, in proiezione, gli impianti produttivi avranno una propria rigida “consapevolezza” che dovrà interagire con i comandi umani per ottimizzare l’efficacia, anche in termini di impiego energetico e riduzione costi.

Appare evidente che solo un adeguato sforzo in termini di coinvolgimento e formazione del personale potrà condurre al recupero di quell’efficacia indispensabile per accrescere il valore del prodotto/servizio.

L’essere umano si troverà più coinvolto nel ruolo di supervisore del sistema produttivo impiegando la propria creatività per sviluppare le strategie di industrializzazione, risolvere problematiche inattese e monitorare l’intero processo.

La possibilità di monitorare, analizzare ed integrare in tempo reale e simultaneamente sempre più dati e informazioni rilevate su prodotti, processi e sistemi, costituirà dunque il punto chiave per consentire ai supervisori di prendere decisioni utili ad ottimizzare lo sfruttamento degli impianti.

E’ pensabile che, nel tempo, alcune funzioni “tradizionali” perderanno importanza, ma è altrettanto vero che per sostenere l’implementazione e garantire l’operatività delle nuove soluzioni produttive necessiterà anche un significativo e moderno impegno “manutentivo” interno e/o l’impiego di nuove soluzioni di assistenza che potranno impiegare sia giovani preparati che personale con lunga esperienza.

Sta di fatto che per mantenere i lavoratori al centro del sistema produttivo dovranno essere ripensati tempi e modalità con cui il lavoro dovrà essere svolto.

Non è pensabile applicare una logica produttiva coerente con Industry 4.0 senza un significativo incremento delle competenze degli addetti (da semplici operatori a tecnici altamente specializzati).

In base all’esperienza e all’attuale stato delle PMI appare sensato pensare che il processo di introduzione delle logiche connesse ad Industry 4.0 sarà graduale con priorità ai processi capaci di dare un ritorno più vantaggioso nel breve periodo (es. qualità di servizio, pianificazione e tracciabilità dati di processo, tempi di attraversamento commesse, flessibilità, qualità del prodotto, personalizzazione di prodotto, manutenzione).

Ciò permetterà un impatto altrettanto graduale sul personale il cui livello operativo dovrà essere portato, e mantenuto, all’avanguardia tanto quanto quello dei macchinari Grande responsabilità sarà quindi demandata non solo al sistema educativo scolastico ma soprattutto ai processi di formazione propri di ogni azienda.

Solo così il connubio Industry 4.0 e PMI potrà rappresentare l’occasione di crescita e coinvolgimento della risorsa umana per concorrere all’aumento dell’efficacia globale.

(testo di Walter Nardini)

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I manager si raccontano – Maurizio Volonghi

25 Nov 2016 Posted by Gabriella Valeri in Blog, Casi di successo, Casi di successo

Maurizio VolonghiObiettivo50: una spinta in più ad abbracciare un’attività di consulenza, con la certezza di avere un network di colleghi con cui scambiare idee ed esperienze

Ingegnere di formazione, ho ricoperto posizioni manageriali in multinazionali italiane ed estere, occupandomi in particolare di automazione industriale, logistica e informatica di fabbrica, con l’adozione di tecniche di Lean Manufacturing per incrementare l’efficienza e ridurre i costi produttivi.

Ho avuto esperienze manageriali diversificate in Europa e Usa nello sviluppo di processi chimici e nell’organizzazione e gestione di risorse umane e finanziarie per obiettivi strategici e operativi, in ambito Ingegneria, ma anche Commerciale.

Sono stato infatti direttore commerciale presso una multinazionale tedesca nella Business Unit dedicata inizialmente a sistemi di controllo di processo e successivamente anche a distribuzione elettrica, automazione e risparmio energetico.

Nel 2011 ho conseguito l’Executive MBA presso il MIP-Politecnico di Milano.

Nel luglio 2013 ho incontrato Obiettivo50 grazie ad un socio presentatore. Ho subito apprezzato lo spirito dell’associazione e le opportunità di un network manageriale: scambio di esperienze, formazione, valorizzazione del contributo da parte di ciascuno per lo sviluppo dell’Associazione. Mi è sembrato in assoluto che i soci di O50 avessero maggiori contatti ed opportunità di lavoro e capacità di aggiornare costantemente il proprio know-how più che in ogni altra associazione.

L’incontro mi ha rafforzato nel proposito, che già stavo maturando, di avviare, forte della esperienza accumulata e dei risultati raggiunti, un’attività professionale indipendente. Ho potuto infatti confrontarmi con molti altri soci che avevano avuto analoghe positive esperienze.

L’attività di consulenza intrapresa riguarda automazione, gestione della produzione e management strategico. Ho operato fra l’altro come consulente commerciale per società italiane e francesi. Come consulente di direzione strategica presso una società italiana, ho sviluppato, dopo aver allineato gli obiettivi dei tre soci, con caratteristiche e capacità diverse ma complementari, un business plan triennale di espansione in Cina e Usa, oltre che di miglioramento interno. Il piano ha avuto successo.

Con O50 ho avuto modo di accrescere le mie conoscenze anche al di fuori dei miei tradizionali campi di esperienza. Questo mi mette in condizioni di “arricchire il mio biglietto da visita” ed esplorare nuove possibilità di business. (testimonianza raccolta da Ugo Panerai)

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Roadshow di presentazione dell’indagine sulle reti di imprese

22 Nov 2016 Posted by Gabriella Valeri in News

roadshow reti di impresaIl roadshow di presentazione dei risultati dell’indagine sulle reti di imprese dell’iniziativa Manageritalia Obiettivo50 ha fatto ieri tappa a Torino, dopo l’evento iniziale di  Cagliari e i successivi tenutisi a Pescara, Perugia e Palermo.

Avviato a ottobre 2015, il progetto congiunto Manageritalia-Obiettivo50 mira a promuovere la conoscenza del tema Reti di Impresa con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche manageriali chiave  nella gestione di una rete (dettagli sulla metodologia di lavoro in questo nostro precedente articolo). L’iniziativa prevedeva una prima fase di ricerca con interviste dirette ai componenti della rete, una successiva elaborazione dei risultati e infine l’attuale roadshow di presentazione dei risultati dell’indagine, con tappe nelle principali città italiane.

Le prime risultanze della ricerca sono state rese note a giugno 2016: si fa rete per aumentare la competitività e il manager di rete è una figura chiave, proprio per gestire le criticità organizzative e gestionali evidenziate (come da approfondimenti in questo nostro articolo).

Nell’incontro di ieri, nella fase introduttiva dei saluti istituzionali, Gianfranco Antonioli, Presidente di Obiettivo50 ha presentato l’Associazione, i cui manager di elevata professionalità e con esperienza diretta del fenomeno Reti hanno collaborato alla realizzazione delle interviste e alla raccolta dei dati nella prima fase della ricerca.

Nel suo intervento, Roberto Saliola, Presidente Manageritalia,  ha brevemente introdotto i trend del fenomeno a livello nazionale, con successivo focus sul ruolo del manager di rete (in particolare su  competenze  e aspettative). A conclusione della tavola rotonda, Saliola ha poi informato che al termine del roadshow, che prevede altre tappe a Milano, Bologna e Genova, Manageritalia ha intenzione di aprire un tavolo ai più alti livelli istituzionali  per presentare le istanze raccolte e individuare azioni ed iniziative a sostegno delle Reti di imprese.

Per Obiettivo 50 è stata l’occasione per farsi conoscere, anche grazie alla professionalità dei soci che hanno partecipato in prima persona al progetto, e ipotizzare ulteriori collaborazioni con Manageritalia.

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Percorso informativo IoT50: ecco come ne parla la stampa

18 Nov 2016 Posted by Gabriella Valeri in News

percorso-iot50-sulla-stampaAl più che positivo risultato del recente percorso informativo IoT50 (di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo), si aggiungono ora i riscontri negli articoli comparsi su diverse testate nazionali.

Se ne è infatti parlato in alcuni articoli su Italia Oggi e su Avvenire, dove si cita sia la recente iniziativa formativa della nostra Associazione che l’attività di Obiettivo50 Academy. Anche Il Giorno ha parlato di noi a proposito del corso IOT50. L’articolo è comparso sul cosiddetto QN-Quotidiano Nazionale, cioè su Il Giorno (Lombardia e Nord Italia), Il Resto del Carlino (Bologna, Emilia Romagna, Marche) e La Nazione (Toscana, Umbria).

Qui in allegato gli articoli comparsi su Italia Oggi, su Avvenire e su Il Giorno.

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Percorsi informativi di cultura manageriale e opportunità professionali per i soci

14 Nov 2016 Posted by Gabriella Valeri in Blog, Formazione2
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Corso Internet of Things (2016)

Obiettivo50, ben sapendo che un manager deve essere sempre informato e consapevole dei temi socio-economici di più stringente attualità, si impegna da tempo nell’informazione e formazione dei soci, attività di recente formalizzata con l’istituzione ad hoc di Obiettivo50 Academy, struttura interna dedicata alla formazione.

Tra gli argomenti affrontati negli anni, sia con convegni che con percorsi Informativi, troviamo Pianeta Cina (2009), Programma MRI Manager di Reti di Imprese (2013), la Comunicazione Digitale (2014), l’Internazionalizzazione e il TEM -Temporary Export Manager (2015), lo Start Up delle PMI innovative (marzo 2016), e  da ultimo l’IoT-Internet of Things (ottobre 2016).

Qualche numero per testimoniare il successo di queste iniziative: solo negli ultimi 3 anni i partecipanti ai corsi sono stati ben  240, le occasioni di incontro per coaching, formazione e informazione sono state 19, per complessive 106 ore di docenza erogate da 81 relatori di altissimo profilo. Diversi percorsi formativi hanno inoltre avuto una seconda edizione, altro segnale molto positivo.

Corso TEM Torino gruppo

Seconda edizione corso TEM- Torino (2016)

Nel documento qui allegato trovate una presentazione dell’Academy, che ripercorre nel dettaglio iniziative e temi della formazione O50.

Queste tematiche vengono sempre trattate con un filo conduttore ben preciso: fornire al manager che offre consulenza alle PMI una chiave di lettura a 360 gradi che gli consenta di affrontare e gestire i problemi di sviluppo e di evoluzione delle aziende che a lui si rivolgono. Il percorso ha quindi un approccio informativo e di scenario ma anche pratico, in quanto ad esempio vengono prese in esame le caratteristiche che deve avere un Manager di Rete di Imprese, o un Temporary Export Manager, o, ancora, un Mentor di impresa in una Start Up.

Questo successo di partecipazione e i positivi riscontri ricevuti non sarebbero tuttavia sufficienti se questi risultati non si potessero misurare in termini di opportunità professionali e di networking molto qualificato a vantaggio dei soci. Per quanto i dati in nostro possesso non ci permettano una mappatura adeguata del fenomeno, alcune indicazioni sicuramente siamo in grado di  riportarle.

Per cominciare, diverse opportunità per i soci qualificati ai corsi si sono avute nell’ambito delle Reti di Imprese e Internazionalizzazione, con collaborazioni con Federmanager, Manageritalia (Roma), Ecipar/Provincia di Parma, AssetManagement/Gi Group, come consulenti, docenti o relatori a convegni, seminari, corsi. Degni di nota i progetti di Internazionalizzazione di PMI gestiti dai soci Obiettivo50, che si sono segnalati come case histories esemplari dell’iniziativa ESP-Export Service Parma.

Svariate poi le opportunità professionali come Temporary Export Manager di PMI, nei bandi GATE di Regione Lombardia (2014) e del MISE Ministero dello Sviluppo Economico (2015), oltre che a seguito di segnalazioni di altri soci comparse in bacheca.

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Corso Start-Up (2016)

Infine, anche con riferimento alle più recenti attività formative del 2016, si sono aperte opportunità ai soci come mentor, Business Angel e consulente per Start-Up, oltre che con la richiesta di un loro contributo manageriale in progetti di Innovazione e Digital Transformation per start-up acquisite da multinazionali.

L’ultima parola infine la lasciamo direttamente ai soci che, nel raccontare come Obiettivo50 ha positivamente influito sul loro percorso e rilancio professionale nella nostra sezione sui casi di successo, hanno esplicitamente citato la partecipazione ai corsi di formazione.

Ecco, per noi questo è il vero successo della formazione della Obiettivo50 Academy: che il corso TEM 2015 abbia fornito il know-how per collaborare con successo a progetti internazionali, o che il corso per Manager di Rete 2013 abbia dato gli strumenti per avviare e portare avanti una rete di imprese.

 

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Concluso IoT50 – percorso informativo su Internet of Things e le opportunità per PMI

03 Nov 2016 Posted by Gabriella Valeri in Progetti

Non saranno Big Data ma i numeri del nostro percorso informativo IOT50 sono di tutto rispetto: 40 partecipanti, 17 relatori, 14 ore di interventi e Q&A, centinaia di slide, decine e decine di caffè ai coffee break…per un totale di 2 giornate ricche di informazioni e stimoli sul tema IOT.

Eccellente poi il feedback dai questionari di gradimento compilati dai partecipanti, che registrano un rotondo 100% del gradimento complessivo.

IoT50 – percorso informativo su Internet of Things si poneva l’obiettivo di informare i manager soci con una panoramica generale, e alcuni approfondimenti settoriali, su un fenomeno complesso ma di sempre maggiore impatto per lo sviluppo dell’economia. In tal modo, essi sono messi in grado di trasferire stimoli e idee alle PMI presso cui operano, e tradurle in seguito in  nuove opportunità di business.

Relatori di grande livello e una folta e partecipata presenza di soci hanno fatto della 2 giorni informativa un importante momento di aggiornamento e networking, che come nella migliore tradizione associativa ha portato esperti di settore e soci a scambiare opinioni, confrontarsi e creare relazioni.

Aldilà dei numeri positivi, sono questi gli aspetti che contano e che rispondono pienamente alla mission associativa di Obiettivo50, votata alla creazione di opportunità professionali per i propri soci.

Passando ai temi affrontati nel percorso, la prima giornata è stata dedicata all’introduzione all’ IoT e manifattura 4.0. Dopo una messa a fuoco iniziale dell’argomento, dove IoT fa riferimento a sensori connessi in rete per monitorare e gestire le azioni di macchine, oggetti, persone, si sono passati in rassegna nuovi modelli di business e servizi. Applicazioni IoT sono possibili nei più diversi ambienti; tra i più promettenti: home, retail, offices e factories.

Mentre IoT sta accelerando con una crescita esponenziale, continuano invece a mancare le competenze, con le PMI interessate ma ancora marginali al fenomeno. Servono innanzitutto un’infrastruttura digitale e la disponibilità delle aziende, mentre sono già in campo diverse iniziative nate per monitorare IOT e supportare le PMI con azioni concrete.

Con un uso della tecnologia sempre più pervasivo, nascono nuove minacce e diventa cruciale il tema della cybersecurity, per difenderci da attacchi non più solo alla rete informatica ma anche al sistema industriale.

La prima giornata si è quindi conclusa con la presentazione di alcuni esempi di IoT in ambito logistica e domotica.

La seconda giornata è stata incentrata su IoT per le Smart Cities, Health Care, Smart Home. Si è partiti con il tema trasversale della privacy e della fiducia, sempre più importante e complesso, per proseguire con esempi concreti di progetti IoT per le smart cities, ambito con interessanti sviluppi. Gli interventi successivi, dedicati alla presentazione di nuovi modelli di business potenziati dall’IoT e il ruolo dei dati, sempre più considerati la nuova fonte di innovazione, insieme ad alcuni casi reali, hanno offerto numerosi stimoli e spunti di riflessione. Di particolare interesse l’approfondimento su Health care e medical devices (mHealth ed eHealth), settore con grandi potenzialità.

La giornata si è conclusa con un intervento sul Cognitive Computing, che introduce una nuova era dell’informatica e che può portare l’IOT ad esprimere pienamente il suo potenziale.

In conclusione, un altro positivo risultato che ci conferma come la formazione sia uno dei nostri punti di forza in termini di opportunità professionali che ha saputo offrire ai soci.

Appuntamento alla prossima occasione!

Aggiornamento

Italia Oggi parla di questa nostra iniziativa e cita anche la Obiettivo50 Academy,  potete leggere l’articolo qui nell’allegato.

A questo link invece un articolo comparso su Avvenire, sempre sul nostro percorso IoT50.