Da dirigente e manager a consulente: quali passi

Da dirigente e manager a consulente: quali passi

Posted by Gabriella Valeri in Approfondimenti, Blog, Vita da consulente 17 Mar 2019

Dopo aver analizzato in questo articolo il contesto e aver approfondito le opportunità di reinventarsi una nuova vita professionale, vediamo ora quali i possibili step da intraprendere in questo percorso.

 Le linee di azione

La domanda che lecitamente ci si pone è: come fare a rendere visibile ed a sfruttare questo vasto patrimonio professionale? A questa domanda l’associazione O50 si adopera da anni per dare risposta. Riuscendoci. Vediamo come.

Sostanzialmente si aprono due vie per promuovere le suddette professionalità: quella diretta, presso le stesse aziende, l’altra, attraverso degli intermediari presentatori che condividano la finalità.

L’interlocutore può essere l’imprenditore stesso?

E’ l’unico in grado di valutare i benefici di un’attività di supporto di alto livello e di decidere se accedervi o meno.
Dopo aver sperimentato alcune vie di contatto diretto, si arriva rapidamente alla conclusione che un approccio sistematico “porta a porta” è non solo non praticabile, ma impensabile, per una serie infinita di motivi: la vastità del mondo delle PMI (sia pure limitandolo ad una Provincia o Regione), la difficoltà oggettiva di ottenere ascolto presso l’imprenditore, la naturale e sana diffidenza dell’imprenditore nei confronti di persone non conosciute, considerate alla stregua di “questuanti”.

Meglio prendere in considerazione un nuovo fronte, individuando operatori che non solo condividano le finalità sociali dell’associazione di cui il manager fa parte, ma che abbiano un dichiarato interesse a portare benefici al mondo delle PMI, con le quali intrattengono rapporti istituzionali, siano essi di rappresentanza o di natura economica: Pubblica Amministrazione, Istituti di credito, Istituti accademici, Associazioni datoriali e di categoria.
Le associazioni imprenditoriali/datoriali sono alla continua ricerca di servizi innovativi da offrire alle aziende associate. Anche qui, pur in un ambito di non facile percorribilità, sono individuabili servizi professionali che coprano varie esigenze (check-up aziendale, internazionalizzazione, ecc.).

Le Autorità, locali (Comuni, Province, Regione), e centrali (Ministeri), nonché a livello di Unione Europea, emettono bandi per Progetti Finanziati attraverso i quali tali iniziative si esprimono.
Molti istituti accademici, soprattutto in ambito hi-tech, partoriscono ed allevano piccole start- up, costituite da ricercatori d’ingegno e di coraggio. Questi, per estrazione, dopo il momento dell’invenzione, hanno necessità di supporto gestionale e commerciale per garantire lo sviluppo della loro creatura
Inoltre, un supporto essenziale alle problematiche del rapporto con le Banche è la semplice presenza di un professionista, in grado di meglio presentare le prospettive di business dell’azienda.

E in tutto ciò, la consapevolezza che la stragrande maggioranza delle opportunità nasce dalla possibilità di offrirsi alle PMI grazie a Voucher o forme di finanziamento (p.es. la formazione finanziata dallo 0,3% versato all’INPS), che minimizzano, in certi casi annullano, il costo all’azienda della consulenza! (testo di Gianfranco Antonioli)

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